lunedì 3 agosto 2009

Lambnacht terza puntata (lettera aperta ai miei genitori)




Ci sono attimi in cui mi sento disperatamente triste: i miei occhi si riempono di lacrime e la mia gola diventa sempre più secca.
Attimi in cui penso a tutto ciò che sono e che invece vorrei essere.
Attimi in cui soffro terribilmente perché sò di non essere come i miei genitori mi avrebbero voluta.

Da quando sono nata cerco di farmi amare da loro, di farmi accettare in qualche modo.
Eppure ogni volta che tento di avvicinarmi vengo sottilmente respinta.

Mia madre si sente responsabile per quello che è accaduto alla mia nascita e così mi allontana nella speranza di allontanare un senso di colpa da cui è straziata.
Un'ombra maligna che ha un terribile nome: depressione.

Mia mamma è depressa per colpa mia ed io non so cosa fare.
Mi manca terribilmente ma ogni volta che cerco di avvicinarmi a lei lei mi induce a scappare.

Ciò che mi è accaduto non è stato colpa sua eppure lei continua a sentirsi colpevole ed il suo senso di colpa fa star male anche me.

Mio padre si è ricordato di essere tale quando io già ero grande, quando ormai era troppo tardi per indirizzarmi, per mostrarmi la via giusta.
Ora mi da tanti buoni consigli che purtroppo non posso più seguire.

Ed io, io mi sento uno schifo perché la depressione ha colpito anche me.
Perché sempre più spesso penso di non essere adatta a questa terra di squali in cui mi sento sempre più un pesce fuor d'acqua.

Quante volte ho detto ai miei genitori:" ti voglio bene" nella speranza di costruire finalmente un rapporto con loro e quante volte l'idillio è durato solo poche ore.

Mi dispiace profondamente di non essere come loro vorrebbero e soffro terribilmente perché non riesco a costruire un rapporto con loro.
Mi sento rifiutata e quindi scappo. Scappo nella speranza che loro si accorgano della mia assenza.
Ora sono quì a Lambnacht e scrivo queste poche righe pensando a loro, ben sapendo che non le leggeranno mai che forse un giorno andranno via senza sapere quanto li amo, senza sapere che mi dispiace profondamente di essere come sono.

Mi capita sempre più spesso di odiare me stessa. Mi odio, mi guardo allo specchio e non mi riconosco.
Poi chiamo mia madre per dirle come sto, cosa ho mangiato e quando riaggancio sono più sola di prima....

CONTINUA.............

2 commenti:

  1. mi sento profondamente turbato da quello che scrivi, e aumenta l'ammirazione che ho per te

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  2. ...in qst momento ti sto pensando e mi sento molto triste xke ti capisco benissimo...!!

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